Sceneggiatrice d’Interni

Prima c’erano i trasferelli, con cui si divertiva a spostare lo specchio nella stanza della strega di Biancaneve, disegnandole un nuovo destino. Poi ha cominciato a scrivere storie, per arredare la vita dei suoi personaggi come voleva.

Adesso le due passioni si sono unite ed è nata Sceneggiatrice d’interni che nel 2012, l’anno in cui tutto finisce, ha deciso di ricominciare tutto da capo. Prendendo la poltroncina verde anni ’60 che stava in casa della zia, la sedia Luigi XVI che svettava austera nel salotto del preside, o la bergère con le rose di velluto nascosta nel retro di un convento e riscrivendone il destino, per renderle protagoniste di avventure sempre diverse.

Perché come le parole dalla pagina si animano e diventano immagini, così i mobili in una stanza creano mondi.

Sceneggiatrice d’interni propone mobili con una storia: sono tutti pezzi unici, provenienti dal passato, che, vestiti a nuovo, – in maniera rigorosamente e ostinatamente artigianale con tessuti esclusivi e fantasiosi, frutto di attenta ricerca- raccontano un’altra storia. Come quella, altrettanto unica e irripetibile, impressa ogni volta sulla loro etichetta: un segnalibro. Tutto da leggere.

Questa è la storia di come Sceneggiatrice d’interni un giorno scorse una sedia abbandonata e decise di renderla Bella Comoda. Ma non vede l’ora di raccontarvene un’altra…

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