Tom Longhi
Al termine di una prima formazione in falegnameria d’arredamento, oriento subito il mio percorso nel mestiere di carpentiere in bioedilizia, a Parigi, costruendo case ecologiche di legno.
Seguono poi varie formazioni con maestri della calce, della paglia, della terra cruda, tutti materiali riscoperti, e appreso con loro le tecniche tradizionali di messa in opera.
Nei cantieri imparo in parallelo a realizzare incastri di carpenteria e mobili effimeri, che servono solo il tempo dei lavori, per mangiare, rilassarsi oppure darsi da fare nei giorni di pioggia.
Arrivato a Roma, malgrado la stupita constatazione di una grande domanda per mobili fatti sul modello industriale, con pannelli derivati dal legno, cerco di proporre sempre di più il legno massello, ormai poco lavorato, e di mischiare agli interni classici delle case romane degli oggetti contemporaneamente rustici e sottili, grezzi e rifiniti.
Pensati nella tradizione dei savoir-faire di falegnameria, questi mobili concentrano vari materiali, sempre naturali, e cercono una via di mezzo tra la pesantezza del mobile di campagna e il narcisismo dell’ arredamento classico.